Un film su Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari
Ad interpretare questa straordinaria donna è stata la bravissima attrice Cristiana Capotondi che si è calata perfettamente nella parte e nel carisma.
Rita Sberna (05.01.2021 13:02, Gaudium Press) A 100 anni dalla nascita del Movimento dei Focolari, nato durante la Seconda Guerra Mondiale, la Rai ha deciso di mandare in onda un film sulla vita di Chiara Lubich, la fondatrice di questa realtà cattolica diventata conosciuta a livello mondiale, la protagonista di questa pellicola televisiva è stata l’attrice Cristiana Capotondi che ha dato vita al personaggio di Chiara.
Chiara Lubich- l’amore vince su tutto, è andato in onda in prima serata il 3 gennaio in Rai, il film è stato diretto da Giacomo Campiotti, la Capotondi si è calata nei panni di Chiara, che all’epoca era una maestra delle scuole elementari, giovanissima aveva soltanto 23 anni, era una donna fuori dal comune vissuta nella Trento degli anni 1943, è stata capace di creare una realtà che si è diffusa in 180 paesi.
La lotta di Chiara per cambiare le “regole”
Inoltre Chiara è stata la prima suora laica della storia della cristianità, all’epoca erano molte le cose che le donne non potevano fare: per esempio leggere il Vangelo se non in presenza di un parroco, non potevano dedicarsi alla carità se non venivano guidate da un esperto, non potevano professare la Parola di Dio in quanto donne e in quanto era un messaggio delicato e riservato solo agli uomini.
Chiara Lubich è riuscita a rompere tutte quelle regole e a dimostrare che il messaggio di Dio è rivolto a tutti e tutti senza distinzione si possono fare portavoce del Vangelo.
Ecco perché il Movimento dei Focolari è un’organizzazione di sole donne, non a caso è stata scelta Cristiana Capotondi ad interpretare Chiara, un’attrice che nella vita reale da molte attenzioni al sociale, infatti è capo della delegazione nazionale di calcio femminile.
La Capotondi colpita da Chiara Lubich
La Capotondi durante un’intervista ha detto ciò che l’ha colpita della figura di Chiara Lubich: “La prima volta, leggendo la sua storia, ho pensato alla straordinarietà delle cose fatte in così poco tempo: ha rotto con gli stereotipi, aperto varchi in mondi ritenuti impossibili, creato dialogo tra la Chiesa di Costantinopoli, quella romana, i monaci buddisti; è stata la prima donna bianca, cattolica, a entrare nella moschea di Malcom X ad Harlem per parlare a un pubblico di musulmani. Nel 1943, quando decise di occuparsi dei bisognosi, era una follia vedere una donna vivere in maniera così indipendente, allora c’erano solo madri o figlie. Oggi a guardarlo dall’esterno sembra un percorso netto, in verità è stato molto doloroso e accidentato.”
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