Una delle Guardie Svizzere no-vax è stata licenziata
Il vaccino non è un obbligo: la Guardia Svizzera scrive al Papa!
Rita Sberna (11.10.2021 21:24, Gaudium Press) Apprendiamo dal blog del giornalista Marco Tosatti, un’interessante lettera scritta da una Guardia Svizzera No-vax che è stata licenziata per aver rifiutato la vaccinazione Covid-19.
Una lettera aperta in cui la Guardia scrive direttamente al Papa, stilando alcune precisazioni e dissensi per tale decisione presa.
Lettera aperta in risposta alle autorità del Vaticano, al suo capo supremo il Santo Padre Papa Francesco, alla Segreteria di Stato vaticana, alle istituzioni della Città, al Comando della Guardia Svizzera Pontificia
Dopo aver ricevuto una raccomandata in data del 20 agosto scorso presso la Guardia Svizzera Pontificia, raccomandata che ha fatto seguito alla lettera della Segreteria di Stato del 10 agosto 2021 e avente per soggetto la vaccinazione contro il COVID-19, tengo a rispondere come mi è stato richiesto, così come a tutte le persone non vaccinate fino a questo giorno.
È stato richiesto per il 15 settembre seguente, a queste «persone interessate», di contattare il personale responsabile allo scopo di organizzare la vaccinazione, o eventualmente di far pervenire un certificato medico che attesti l’incapacità di farsi vaccinare. Mi sta a cuore di dare seguito a questo «Appello alla vaccinazione contro il COVID», secondo il mio dovere. Per quel che riguarda il mio stato fisico, al momento e secondo il parere dei medici, non ho da temere un’inattitudine alla vaccinazione. Non ho dunque nessun certificato medico da presentare. Dovrei dunque rispondere all’appello iscrivendomi per la vaccinazione. Devo però riflettere a questa scelta, non con pregiudizi «pro o contro» il vaccino in generale. Si tratta per me di capire che io debba essere «per tale vaccino, amministrato in tali condizioni, a tale popolazione, in un tale luogo».
Proprio qualche settimana fa avevamo appreso la notizia di tre Guardie Svizzere che avevano rifiutato la vaccinazione Covid-19 a discapito del proprio posto di lavoro, sappiamo che il Pontefice è stato da sempre concorde con tale vaccino e propenso a far vaccinare i dipendenti della Santa Sede e il Clero.
In più occasioni Papa Francesco ha detto: “Grazie a Dio e al lavoro di molti oggi abbiamo vaccini per proteggerci dal Covid-19. Questi danno la speranza di porre fine alla pandemia ma solo se sono disponibili per tutti e se collaboriamo gli uni con gli altri”.
Il Pontefice ha anche detto: “Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore – dice -. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore”. “Vaccinarci è un modo semplice ma profondo di promuovere il bene comune e di prenderci cura gli uni degli altri, specialmente dei più vulnerabili”.
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