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Un’amicizia speciale tra Camilla e Carlo Acutis

Camilla è una ragazza romana della parrocchia san Gaetano, ha 17 anni. La ragazza sostiene che sia stato Carlo a trovarla recentemente.

10. art foto

 

Rita Sberna (03.12.2020 14:23, Gaudium Press) Camilla Marzetti aveva 3 anni quando nel 2006 è morto Carlo Acutis. La ragazza in qualche modo si sente unita al giovane beato per aver condiviso un pezzo di vita anche se nessuno dei due sapeva l’esistenza dell’altro.

Camilla si considera un’amica di Carlo, anche se non lo hai incontrato o conosciuto da vivo ma è sicura che il giovane beato diventerà presto santo, la sua vita è stata un’esplosione d’amore e lo continua ad essere per tutti.

Camilla Marzetti è studentessa del quarto anno del liceo classico Tito Lucrezio Caro, ha compiuto 17 anni lo scorso giugno ed è una ragazza come tante, il suo sogno è «Fare la sceneggiatrice e l’attrice». Proviene da una famiglia cattolica, la mamma è catechista ed ha una grande fede, insieme al fratello ha sempre frequentato la parrocchia di San Gaetano, solo nel 2018, Camilla si ritrova ad affrontare una crisi di fede, non riconoscendo Dio come punto centrale della sua vita.

Successivamente, è proprio la madre che la invita a prendere parte ad un incontro diocesano organizzato dall’Ufficio Pastorale giovanile a Velletri, anche se Camilla partecipa controvoglia: «certa fino all’ultimo che avrei trovato un modo per liberarmi, anche solo con la scusa delle due interrogazioni fissate per il giorno seguente. É in quel contesto che Carlo mi ha presa per i capelli e ha cambiato tutto – racconta -. Non sono stata io a cercarlo, io sono stata trovata da lui».  

Partecipando ad alcune attività, Camilla rimane folgorata da una foto: «Erano tutti giovani santi, beati o martiri – ricorda – e mi colpì Carlo perché mi ricordava un mio ex compagno di classe e perché era carino: la sua, ora lo so, è la bellezza della santità».

Tornata a casa raccontò tutto alla madre che in quel periodo insieme ad un’amica, pregavano per il riavvicinamento dei loro figli alla fede. Così la madre di Camilla, il giorno dopo le comprò la biografia di Carlo.

Da quel giorno cambia tutto per Camilla che vede in Carlo un amico e un fratello maggiore.

Dopo qualche mese, Camilla si reca al cimitero di Assisi dove è sepolto il quindicenne Carlo Acutis, morto a causa di una leucemia fulminante: Proprio lì – racconta – ho avuto il primo segno della sua vicinanza. Avevo con me la sua biografia e aprendola a caso, cercando una risposta alle mie domande sul mio futuro e sulla fattibilità di intraprendere con coerenza la strada dell’arte e del cinema, mi sono ritrovata al capitolo dedicato a “Carlo regista”».

Sappiamo bene che Carlo Acutis utilizzava gli strumenti di comunicazione come mezzo per evangelizzare.

Camilla sente la presenza di Carlo assiduamente nella sua vita, non solo durante l’adorazione Eucaristica (un momento che prediligeva Carlo) ma anche nella sua vita quotidiana.

Oggi Camilla utilizza i social per evangelizzare e raccontare la sua esperienza di fede.

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