“Vegliate in ogni momento pregando”
Sabato della XXXIV settimana del T. O.
28 novembre, san Giacomo della Marca
Lc 21, 34-36
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Parola del Signore
COMMENTO
L’appello alla vigilanza e al fervore, fuggendo i peccati che appesantiscono lo spirito, è il nocciolo del brano odierno, che ci interpella personalmente.
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Il Signore ci mette in guardia contro le dissipazioni, le ubriachezze e gli affanni della vita. Studiamoli uno ad uno.
La dissipazione è il vivere senza scopo spirituale, inseguendo le creature come se fossero fini a se stesse. Dissipati sono coloro che mettono la conservazione della propria vita, la salute, la sicurezza, in cima a tutti i beni, dimenticando stupidamente la caducità della vita e l’assoluta preminenza della vita eterna, che è appunto la mèta da raggiungere assolutamente!
L’ubriachezza è una sorta di concessione senza freni alla bramosia dei piaceri, siano essi della carne che del palato. Darsi alla lussuria e alla gola è ridursi a meno che animali, quando invece l’uomo ha una vocazione altissima: diventare come gli angeli del cielo! Molti dei peccati che il Signore sintetizza nell’ubriachezza sono promossi dalla cultura moderna senza nessun pudore. E le generazioni che si susseguono si abituano sempre più a vivere il libertinaggio al posto della libertà, diventando schiavi delle passioni.
Gli affanni della vita sono causati dall’eccessiva preoccupazione per il giorno di domani. I soldi, il lavoro, i mezzi economici… Il “dio” denaro! Non si può servire due padroni, bisogna lavorare con onestà e professionalità, e poi affidarsi al Signore che si prende cura di noi!
Tutti e tre i vizi appesantiscono il cuore, cioè, gli impediscono di volare negli orizzonti della fede, e facendo così rendono le persone cieche e sorde ai segni dei tempi. Non succede così a chi ama veramente Dio e, di conseguenza, mette in pratica i suoi comandamenti. La vigilanza lo accompagna sempre, come l’amica più fidata, che lo libererà nel giorno dell’ira: “Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.
La Vergine Prudentissima mantenga in noi accesa la fiamma dello zelo per la gloria di Dio e l’impegno per la salvezza delle anime affinché, liberi dalla dissipazione, dalla ubriachezza, e dall’avidità, possiamo raggiungere il Cielo vittoriosi su tanti nemici che ci circondano.
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