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Venezuela: l’episcopato a Maduro contro la strumentalizzazione del Natale

 Nicolás Maduro ha annunciato che quest’anno il Natale sarà anticipato, al 1° ottobre. Questo decreto è stato duramente criticato dai vescovi del Paese, che hanno ribadito le date e il significato tradizionale della festività.

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Redazione (05/09/2024 15:35, Gaudium Press)   Nel bel mezzo di una grave crisi politica interna con accuse di brogli elettorali, il dittatore socialista del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato un’assurdità: “Siamo a settembre e c’è già odore di Natale”. E così quest’anno, in omaggio a voi, per ringraziarvi, decreterò che il Natale sia anticipato al 1° ottobre, con pace, felicità e sicurezza”, ha dichiarato Maduro durante il suo programma settimanale ‘Con Maduro+’ lunedì scorso. Il decreto stabilisce che le decorazioni natalizie saranno installate negli edifici pubblici.

Non è la prima volta che Maduro prende decisioni del genere. Durante la pandemia di Coronavirus del 2019, le celebrazioni ufficiali del Natale sono iniziate il 1° novembre; nel 2020, il 15 ottobre; l’anno successivo, il 4 ottobre.

La Conferenza episcopale venezuelana ha criticato la strumentalizzazione politica della festa: “Il Natale è una festa universale che, come tempo liturgico, inizia il 25 dicembre”, e ha chiesto che questa festività non venga utilizzata per “scopi propagandistici o politici speciali”. Le modalità e i tempi della sua celebrazione sono di competenza dell’autorità ecclesiastica, che assicura il mantenimento del vero spirito e del significato di questo evento spiritualmente e storicamente ricco, poiché segna la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo”.

Recentemente, Maduro ha anche scandalizzato l’opinione pubblica affermando che Gesù Cristo era palestinese.

Ci sono state massicce proteste contro la vittoria elettorale di Maduro, annunciata ufficialmente alla fine di luglio. L’opposizione ha dichiarato che, secondo il proprio conteggio dei verbali elettorali, il suo candidato Edmundo González aveva chiaramente vinto le elezioni presidenziali. Gli osservatori elettorali indipendenti hanno confermato questa valutazione. Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e diversi Paesi dell’America Latina non riconoscono il risultato ufficiale e chiedono una revisione indipendente. Finora, la magistratura venezuelana ha rifiutato un controllo trasparente dei documenti elettorali. Lunedì, inoltre, la Procura venezuelana ha emesso un mandato di arresto per González per reati “associati al terrorismo”.

La decisione di Maduro di anticipare il Natale potrebbe essere accompagnata dalla distribuzione di aiuti e pasti ai quartieri poveri, un’azione che alcuni media descrivono come un tentativo di consolidare la sua base elettorale.

 

 

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