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Vescovo di Bilbao: non si può “costruire la propria identità, uomo o donna, a proprio piacimento”

 Mons. Segura, nell’omelia della festa dell’Assunzione della Beata Vergine, ha pronunciato parole forti contro la cosiddetta ideologia gender.

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Redazione (18/08/2024 11:18, Gaudium Press) Forti attacchi sta ricevendo Mons. Joseba Segura, perché nell’omelia del giorno dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, si è scagliato contro la cosiddetta ideologia gender. Tra le varie affermazioni, ha detto che non si può “costruire la propria identità, essere uomo o donna, o una via di mezzo o nessuno dei due, a piacimento, senza fare riferimento al corpo con cui siamo nati”.

“Oggi noi credenti celebriamo che Maria è stata assunta nella gloria celeste in anima e corpo. La fede nell’assunzione della Vergine Maria ci insegna che il corpo è buono, che è essenziale al nostro essere. Noi non siamo e né siamo stati creati come angeli. Per questo Dio ci ha dato un corpo”, ha detto il vescovo, alla presenza del sindaco, Juan María Aburto, e di altri rappresentanti istituzionali.

Oggi, intanto, ci troviamo in “un tempo particolare”, in cui “mentre si diffonde il culto del bel corpo, con diete, palestre, chirurgia plastica, allo stesso tempo ci si interroga sul fatto che questo stesso corpo possa imporre restrizioni e limiti alla nostra volontà di essere ciò che vogliamo”.

Un conto è riconoscere la disforia di genere e un altro è imporre l’idea che il corpo non abbia nulla da dire.

“Come se il corpo non conti, come se si possa costruire la propria identità, essere un uomo o una donna, o una via di mezzo o nessuna delle due, a piacimento, senza fare riferimento al corpo con cui siamo nati”, ha detto, aggiungendo: ‘Credo sia importante distinguere tra il legittimo riconoscimento del fatto che alcune persone provano un profondo senso di insoddisfazione e sofferenza nei confronti del proprio corpo, e un’altra cosa è cercare di imporre l’idea che il corpo non abbia voce in capitolo ’, ha detto.

“Si predica una libertà di essere che non ha nemmeno bisogno di dimostrare o giustificare nulla, come se il semplice desiderio fosse davvero capace di creare la realtà (…). Ci viene detto ‘puoi essere quello che vuoi’, ma sappiamo che non è così perché, se fosse così, il pool di stelle dell’Athletic Bilbao, uomini e donne, non sarebbe mai a corto di candidati”, ha detto Mons. Segura.

“Purtroppo, non tutti siamo bravi a giocare a calcio, né siamo in grado di vincere medaglie olimpiche, né nuotiamo come pesci, né voliamo come uccelli, né diventeremo molto più belli di quanto già non siamo (…). Il nostro corpo fa parte del nostro essere, essere alti o bassi, essere grassi o magri, essere flaccidi o muscolosi. E, infine, il nostro desiderio di poterne fare ciò che vogliamo deve prima o poi confrontarsi con il limite ultimo, il fatto che siamo mortali”, ha detto il prelato.

Sebbene alcune voci abbiano già etichettato le dichiarazioni del vescovo come “transfobiche”, esse stanno ricevendo invece un caloroso sostegno da parte di ampi settori.

Con informazioni di Religion In Freedom.

 

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