Il Vangelo in tre cartelli con fra Emiliano Antenucci
Fra Emiliano Antenucci, Rettore del Santuario della Vergine del Silenzio ha affisso tre cartelli: “Non sparlare, non lamentarsi, non comandare”.
Rita Sberna (10.07.2021 10:29, Gaudium Press) Presso il santuario della Vergine del Silenzio ad Avezzano (L’Aquila) fra Emiliano Antenucci ha affisso come se fossero delle tavole della legge tre cartelli: Primo: “Non sparlare degli altri”. Secondo: “Vietato lamentarsi”. Terzo: “Non comandare” che aiutano i cristiani ma non solo, a vivere meglio.
Fra Emiliano Antenucci è sacerdote dell’ordine dei Cappuccini e Rettore del Santuario. Questi cartelli sono molto vicini alla spiritualità di Papa Francesco, che non a caso con fra Emiliano coltiva un rapporto di amicizia profonda e di stima.
Il Vangelo in tre cartelli
Queste tre regole, in fin dei conti circolano da sempre nella Chiesa: la prima “Non sparlare degli altri” è quasi un riassunto della predicazione del Papa; la seconda “Vietato lamentarsi” è affissa anche sulla porta dello studio del Papa; il terzo cartello “Vietato comandare” è l’ultimo come ordine di tempo.
Il frate racconta che questo terzo cartello gli è venuto in mente qualche giorno fa, mentre celebrava l’Eucarestia: «Mi torna in mente una frase di don Tonino Bello, che in più occasioni il Papa ha voluto riprendere: “chi non vive per servire, non serve per vivere”. Guai a dimenticare che la Chiesa è un’esperienza di servizio e non di potere». Eppure siamo umani, troppo umani, a volte. «Così, un po’ a tutti i livelli, tra i religiosi come tra i laici, si cerca di affermare il proprio piccolo privilegio, di esprimere, in un modo o nell’altro, la propria superiorità sugli altri. Ma Gesù ci ha chiamati amici e ci ha indicato la via del servizio per essere felici. E proprio questo che la Chiesa dovrebbe essere: un’assemblea di amici, non un palcoscenico per i vip».
La reazione dei fedeli ai cartelli affissi sulla porta
Fra Emiliano racconta: «All’inizio con un po’ di sorpresa, però bene. Mi auguro che queste regole possano aiutare tutti, me compreso, a riscoprire l’idea di Chiesa come ospedale da campo, anzi come farmacia, che ci aiuta a guarire dai nostri piccoli e grandi veleni, per andare incontro, con serenità, al Signore che ci vuole felici».
“Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore.” Papa Francesco
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