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L’Annunciazione: due dialoghi con gli spiriti angelici inaugurano due epoche storiche

La solennità dell’Annunciazione del Signore alla Beata Vergine, celebra la più grande divisione della storia: prima e dopo Cristo. Due epoche storiche. Ognuna iniziata da un colloquio tra un rappresentante della razza umana e uno Spirito angelico.

 

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Redazione (25/03/2024 16:17, Gaudium Press) La tradizione e la mistica raccontano che, nella sua vita terrena, la Madonna venne a conoscenza dell’episodio in cui “il più astuto di tutti gli animali” entrò nel Paradiso terrestre ed ebbe un dialogo con Eva. La Madonna si indignò e, in un certo senso, volle fare ammenda davanti a Dio.

Diventa così evidente il parallelo tra il dialogo di Eva con il serpente e il colloquio della Vergine con l’arcangelo Gabriele: due spiriti angelici, due donne, due colloqui, due epoche storiche….

Colei che Adamo chiamava “madre di tutti gli esseri viventi”, causò la morte nel mondo e provocò la cacciata dal Paradiso. L’Eva della Nuova Alleanza fu degna di essere “il paradiso terrestre del nuovo Adamo” [1] e generò la Vita divina stessa.

Senza dubbio, possiamo affermare che la direzione della storia è passata attraverso le mani di Eva e di Maria. L’una ha generato l’Antica Alleanza; l’altra il “Sangue della Nuova ed Eterna Alleanza”.

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L'”Età di Eva”.

Tutto si svolgeva felicemente in Paradiso fino a quando i nostri primi genitori, messi alla prova, vacillarono. Eva acconsentì all’ignobile proposta del serpente e convinse il marito a consumare la prelibatezza proibita (cfr. Gen 3,1-7).

L’Antico Testamento è segnato dalle conseguenze di questo colloquio….

Tra i primi figli di Eva troviamo il fratricidio (cfr. Gen 4,8), il sangue versato da Abele è la prima manifestazione della malvagità umana, a tratti continua, a tratti oscillante, nel corso di tutta la Storia.

Poco dopo, troviamo otto persone che galleggiano in acque sconfinate, salvate dentro un’arca, poiché solo un uomo giusto era stato trovato sulla terra (cfr. Gen 5-7).

In seguito, una torre perfida si erge a sfidare la Divina Onnipotenza. Confusione, dispersione mondiale (cfr. 11,1-9); e due città che si sono meritate il fuoco del cielo (cfr. 19,24-25).

Poi vediamo, arrancando nel deserto, una moltitudine appena formata e ribelle, tra mormorazioni e idolatria, contro Colui che li aveva salvati non solo dalle acque, ma anche dal peso della schiavitù.

Inizia la storia dei giudici e dei re del popolo ebraico…

In breve, quanti alti e bassi ha attraversato l’Antico Testamento a causa di un dialogo…

Il cambiamento

Il passaggio dall'”Età di Eva” all'”Età di Maria” avviene con un altro dialogo e anche con un altro consenso: un fiat.

Alcuni millenni dopo che la prima Eva aveva ceduto al serpente, “l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, ad una vergine promessa sposa a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; il nome della vergine era Maria” (Mt 1,26-27).

Un altro Spirito angelico entra nella storia e fa una nuova promessa alla Vergine: “Ecco, tu concepirai nel tuo grembo e partorirai un figlio, che chiamerai Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre e il suo regno non avrà fine” (Mt 1,31-33). E ancora: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà. E proprio per questo il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio” (Mt 1,35).

Una promessa forse superiore a quella del serpente: alla umile Vergine non fu promesso che avrebbe tenuto gli occhi aperti. Perché aprire gli occhi quando si è coperti dall’ombra del Paraclito? Non le fu promesso che sarebbe stata una “dea”, ma la Madre dell’unico vero Dio. Anche il frutto dell’albero della vita, che il serpente non aveva nemmeno menzionato, Dio lo ha dato a Maria quando le dice, attraverso l’Angelo, che il regno di suo Figlio non avrà mai fine.

Si può dire che ciò che il serpente promette non si realizza, ma ciò che Dio ci chiede di offrire, Egli stesso ce lo corrisponde al centuplo.

L’età di Maria

Questo colloquio genera un nuovo regime di grazia, un nuovo periodo storico. Il Nuovo Testamento è segnato dalle conseguenze del primo dialogo, ma soprattutto del secondo:

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Il Figlio generato da Maria è Dio e Uomo, muore sulla croce, “dà la vita per i fratelli”; il sangue versato da Nostro Signore segna l’infusione di grazie del Nuovo Testamento.

Poco dopo, troviamo dodici apostoli che predicano in regioni sconfinate.

Poi, sorgono feroci persecuzioni che sfidano l’onnipotenza del Crocifisso. Dispersione dei cristiani sulla terra, una moltitudine di martiri in cielo.

Quando i cristiani ottengono la cittadinanza, vediamo l’ortodossia minacciata dalle eresie, ma sostenuta dai concili.

Inizia in tal modo la storia della Chiesa e della civiltà cristiana…

Infine, due millenni dopo, eccoci qui, cosa osserviamo: un’umanità segnata dall’annuncio della “Nuova Alleanza” o dalle false promesse del serpente antico?

Certo, il preziosissimo Sangue – della “Nuova ed Eterna Alleanza” – non può essere stato versato invano. Possiede un valore infinito, e nessun miracolo gli è impossibile. Le promesse di Fatima sembrano anche indicare che il sorgere dell'”Età di Maria”, il trionfo del suo cuore e i migliori frutti di questo Sangue divino devono ancora venire.

Approfittiamo degli ultimi giorni di Quaresima, con fiducia incrollabile e in ginocchio a terra, per implorare dal Divino Redentore grazie inaudite ai nostri giorni.

 

Di Fernando Mesquita

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[1] MONTFORT, Luís Maria Grignon de. Tratado da Verdadeira Devoção à Santíssima Virgem. Monfortinas, 2001, p. 13.

 

 

 

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