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Sandra Sabattini, la prima fidanzata che sarà proclamata beata

Redazione (Lunedì, 09-03-2020, Gaudium Press) Sandra Sabattini era una giovane ragazza che ha speso la sua vita per stare vicino ai tossicodipendenti e ai disabili. Era figlia spirituale di don Oreste Benzi ed ha fatto l’esperienza di cammino nell’associazione Giovanni XXIII grazie alla quale ha potuto servire gli ultimi e le persone in difficoltà.

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Il 14 giugno sarà la giornata in cui Sandra correrà verso la beatificazione.

Sandra è morta a soli 22 anni in un incidente nel 1984, il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, le ha dedicato un volume.

Il volume “Scelgo Te e basta. Sandra Sabattini, vivere a braccia spalancate” (edizioni Il Ponte) è più di una semplice biografia. E’ composto da nove capitoli mediante i quali, il vescovo racconta l’incontro di questa giovane ragazza con Dio.

Il presule ha dichiarato: «Ho pensato che scrivere queste pagine potesse fare bene prima di tutto a me stesso e può forse aiutare a incontrare Sandra e la sua santità del quotidiano. La scelta di questa ragazza è stata radicale e totalizzante, fedele nella sua semplicità. Le sue scelte quotidiane richiamano quella che papa Francesco chiama la santità della porta accanto».

La vita di Sandra Sabattini

Nasce a Riccione il 19 agosto 1961, insieme a suo fratello e ai suoi genitori ad un certo punto, va a vivere nella canonica dello zio prete, presso Misano Adriatico.

All’insaputa di tutti a soli 10 anni, inizia a scrivere pensieri e riflessioni spirituali molto profonde, ed è all’età di 12 anni che conosce don Oreste Benzi e la comunità Papa Giovanni XXIII. Due anni dopo infatti, partecipa ad un soggiorno per adolescenti con disabili gravi. Da quell’esperienza Sandra torna con le idee chiare: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai».

Da quel momento in poi, inizia per Sandra una relazione intima con Dio, uno dei suoi grandi sogni era quello di diventare medico missionario in Africa, ma suo padre vedendola molto presa, le aveva chiesto di fare un passo alla volta, terminando prima gli studi.

Sandra era una ragazza normalissima e come la maggior parte aveva un fidanzato di nome Guido con il quale ha vissuto la castità.
Il 29 aprile 1984, si stava recando ad un incontro con la comunità, si trovava ad Igea Marina, quel giorno viene investita da una macchina, Sandra entrerà subito in come per poi salire al cielo il 2 maggio.

Dalle riflessioni di Sandra: “Quando ho amato davvero, ho sentito che Dio riempiva tutto e tutti”. (Rita Sberna)

 

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