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Altre tre diocesi italiane rinunciano ai padrini per battesimi e cresime

La misura sperimentale è stata annunciata da monsignor Giacomo Cirulli, vescovo delle diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca.

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Redazione (09/03/2023 14:31, Gaudium Press) Negli ultimi anni, diverse diocesi italiane hanno deciso di rinunciare, fino a nuove disposizioni,  alla presenza dei padrini, nei Battesimi,  nelle Cresime e  nelle Iniziazioni cristiane. Il motivo: la funzione ha perso il suo significato originario. Ora altre tre diocesi ne stanno seguendo l’esempio.

Le diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca hanno annunciato lo scorso fine settimana che il vescovo della regione, monsignor Giacomo Cirulli, emetterà il 20 marzo un decreto che sospende per tre anni, in via sperimentale “ad experimentum”, la presenza di padrini e madrine durante la celebrazione del Battesimo e della Cresima.

“Nell’attuale contesto socio-ecclesiale, l’ufficio dei padrini e delle madrine ha perso in gran parte il suo valore originario, perché spesso si limitano ad essere presenti solo in quella celebrazione”, si legge nel comunicato. Il compito del padrino è quello di accompagnare il catecumeno o il cresimato lungo tutto il suo cammino di fede “e non solo nel momento della celebrazione del Sacramento”. Attualmente, questo ruolo ha perso quasi completamente la sua importanza, “riducendosi a una sorta di obbedienza formale o di costume sociale”.

Tuttavia, “la decisione non deve sminuire il valore dei padrini. Rappresenta un tentativo di recuperare la loro identità e missione”. I responsabili delle tre diocesi monitoreranno l’andamento della nuova prassi,  nei prossimi tre anni, studiando nel contempo possibili nuove forme di accompagnamento “che restituiscano il vero senso ecclesiale del ruolo dei padrini”. Il decreto entrerà in vigore a Pasqua.

Decisioni simili erano già state prese in altre diocesi italiane negli ultimi anni. Nella diocesi di Sulmona, ad esempio, l’ufficio di padrino è stato sospeso nell’estate del 2020, per tre anni, e nella diocesi siciliana di Catania nell’ottobre del 2021. La diocesi di Mazara, invece, ha sospeso la presenza dei padrini dal gennaio 2022 fino a nuova disposizione. Il Codice di Diritto Canonico  in realtà, non prescrive la presenza di un padrino per l’amministrazione del Battesimo e della Cresima (c. 872 e c. 892 CIC).

 

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