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Approvato dal Papa, il provvedimento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita

Un nuovo decreto per il ricambio ai vertici delle associazioni internazionali di fedeli.

Romadrone 7

Rita Sberna (13.06.2021 08:40, Gaudium Press) Il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita ha emanato un Decreto generale che regola il numero dei mandati di governo e che ha forza di legge (con un massimo di 10 anni consecutivi) nelle associazioni internazionali di fedeli, private e pubbliche e la necessaria rappresentatività dei membri al processo di elezione dell’organo di governo internazionale.

Il provvedimento è stato approvato da Papa Francesco in questi giorni ed entrerà in vigore fra tre mesi, sarà vincolante per tutte le associazioni di fedeli e per gli altri enti riconosciuti o eretti dal Dicastero.

Lo scopo del decreto è la promozione di un “sano ricambio” nelle cariche di governo in modo che l’autorità sia esercitata come autentico servizio che si articola nella comunione ecclesiale.

Il Dicastero ha pubblicato una nota esplicativa insieme al Decreto in cui osserva che Papa Francesco “in linea con i predecessori, suggerisce di comprendere le esigenze richieste dal cammino di maturità ecclesiale delle aggregazioni di fedeli nell’ottica della conversione missionaria” (cfr. Evangelii gaudium, 29-30), indicando come prioritari “il rispetto della libertà personale; il superamento dell’autoreferenzialità, degli unilateralismi e delle assolutizzazioni; la promozione di una più ampia sinodalità, come anche il bene prezioso della comunione”.

La nota evidenzia anche che “non di rado la mancanza di limiti ai mandati di governo favorisce, in chi è chiamato a governare, forme di appropriazione del carisma, personalismi, accentramento delle funzioni nonché espressioni di autoreferenzialità, che facilmente cagionano gravi violazioni della dignità e della libertà personali e, finanche, veri e propri abusi. Un cattivo esercizio del governo” – si osserva – “crea inevitabilmente conflitti e tensioni che feriscono la comunione, indebolendo lo slancio missionario”.

IL Decreto si applica (ad eccezione dell’Art. 3 sulle procedure di elezione)

Il Decreto si applica anche ad altri enti soggetti alla vigilanza del Dicastero, tra cui il Cammino Neocatecumenale, l’Organismo Internazionale di Servizio del Sistema delle Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione, l’Organismo Mondiale dei Cursillos de Cristiandad e il Catholic Charismatic Renewal International Service (CHARIS).

Il Padre gesuita Ulrich Rhode, decano della Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana e consultore del Dicastero, afferma quanto segue: “Ci si può aspettare che molte associazioni dovranno convocare un’assemblea generale che decida le modifiche da apportare agli statuti da sottoporre al Dicastero per la necessaria approvazione. Una particolare urgenza sussiste per quelle associazioni in cui i limiti previsti dal Decreto sono già stati superati o lo saranno durante il periodo del mandato in corso”.

 

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