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Da agosto, sono ripartiti i pellegrinaggi dell’Unitalsi a Lourdes

L’Unitalsi è ritornata a Lourdes, il primo pellegrinaggio dopo lo stop dovuto alla pandemia è avvenuto lo scorso 18 agosto.

17. art foto Vatican News

Rita Sberna (17.09.2020 07:19, Gaudium Press) Vatican News ha intervistato il presidente della Sezione sarda sud dell’Unitalsi, Sergio Zuddas, in merito ai pellegrinaggi dell’Unitalsi. Tutto questo ha causato sia gioia che prudenza, la ripartenza (come tutte le ripartenze) equivale sempre ad una “scommessa” ed un nuovo inizio.

Il primo pellegrinaggio organizzato dall’Unitalsi, dopo la pandemia, è stato il 18 agosto con un aereo partito da Cagliari dopo i tre giorni della Festa dell’Assunta. Hanno partecipato 130 soci dell’associazione, la stagione dei pellegrinaggi proseguirà anche nel mese di settembre fino a novembre per terminare con il pellegrinaggio nazionale previsto l’8 dicembre, il giorno dedito all’Immacolata Concezione.

Sergio Zuddas, presidente della Sezione sarda sud dell’Unitalsi ha detto a Vatican News: “Si prova una grande emozione a tornare qui”.

Queste le sue dichiarazioni: “In questi mesi non ci siamo mai fermati, siamo rimasti vicini alle persone eppure essere qui è tutta un’altra cosa”. Il presidente non nasconde la sua gioia nel ritornare a Lourdes e allo stesso tempo non ne fa un mistero. “Rispetto alle immagini viste da casa di Lourdes in primavera, posso dire che ci sono un certo numero di persone, tutto nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e questo fa un enorme piacere, ma – sottolinea – si respira comunque un po’ di paura per la pandemia ancora in corso, così come io sento un poco di tristezza nel paragonare questa esperienza a quelle passate, quando i numeri erano diversi”. Per ripartire pienamente ci vuole tempo, ma questo inizio ha comunque un valore importante.

“La nostra presenza può spingere altre persone, che magari hanno già accesa la scintilla del bene, a seguirci”, prosegue, ricordando come “il carisma dell’Unitalsi ci porta a stare accanto agli altri”. Ricordando le parole del Papa che ci invita a scoprire che siamo tutti fragili, Zuddas dice: “le persone più vulnerabili cerchino sicurezza, rassicurazione, vicinanza in un momento così difficile”. “Stiamo parlando di fratelli e sorelle che hanno bisogno di sentirsi più amate – conclude -, ed il nostro augurio è che il desiderio di dedicarsi agli altri, che tante persone hanno nel cuore, diventi concreto”.   

Il carisma dell’Unitalsi

Unitalsi significa Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, ed è dal 1903 che l’associazione si avvale di volontari che gratuitamente s’impegnano ad organizzare e ad accompagnare e assistere le persone anziane, malate e con disabilità durante i pellegrinaggi.

L’Unitalsi non è soltanto un’associazione di Chiesa ma è a Promozione sociale proprio perché nel carisma unitalsiano c’è la carità verso gli ultimi e i più fragili.

I barellieri, le famiglie, le suore, i sacerdoti, i volontari sono tutti componenti fondamentali che danno senso all’associazione.

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