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Eucarestia, Chiesa e mondo. I Congressi Eucaristici Internazionali, lineamenti di storia

La presentazione del nuovo libro di padre Vittore Boccardi, a Roma il 5 aprile alle ore 17 presso la Sala Pio XI.

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Rita Sberna (02.04.2022 11:39, Gaudium Press) Il 5 aprile alle ore 17 presso la Sala Pio XI a Roma, verrà presentato il nuovo libro di padre Vittore Boccardi (presbitero e giornalista italiano appartenente alla Congregazione del Santissimo Sacramento, comunemente chiamati Padri Sacramentini) “Eucarestia, Chiesa e mondo” editrice Vaticana.

A moderare l’evento sarà la giornalista dell’Osservatore Romano Silvia Guidi, si inizierà con i saluti di Lorenzo Fazzini (Responsabile editoriale Editrice Vaticana) ed interverranno: Arnaldo Mosca Mondadori, saggista e poeta; Padre Corrado Maggioni, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali; infine le conclusioni di mons. Piero Marini, Presidente emerito del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

In esclusiva per Gaudium Press abbiamo intervistato padre Vittore Boccardi su questo nuovo libro e l’importanza dell’Eucarestia.

Padre Vittore com’è nato questo libro?

Il libro è stato pubblicato a 140 anni di distanza dal primo Congresso eucaristico che si celebrò a Lille, nel nord della Francia, nel 1881. L’opera è frutto del lavoro che svolgo nel Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali, al fine di raccogliere e di rendere fruibili i principali dati riguardanti tutti i 52 Congressi internazionali che si sono svolti fino ad oggi. A partire da una corposa introduzione che delinea il movimento eucaristico ottocentesco al cui interno si è sviluppato il nostro movimento congressuale, il libro presenta nelle loro linee più significative tutti i Congressi a partire da una larga bibliografia spesso ancora sconosciuta.

Quegli avvenimenti sono liberati dalla bolla di autoreferenzialità in cui si sono spesso rinchiusi per essere ricollocati nel loro tempo e nel loro spazio, grazie anche allo spoglio sistematico di fonti periodiche fino scarsamente utilizzate e alle numerose immagini storiche, spesso inedite, che hanno richiesto un lungo lavoro di ricerca in molti archivi europei. Inoltre, si segnalano gli interventi dei pontefici che hanno accompagnato abitualmente la celebrazione dei Congressi, al fine di cogliere il disegno di una teoria e prassi eucaristica nell’arco temporale che va da Leone XIII (1878-1903) a Francesco (2013). La mole del volume, 768 pagine in formato 24 x 28, rappresenta bene la quantità del materiale raccolto.

I Congressi eucaristici internazionali, con la loro storia più che centenaria, tappa dopo tappa, hanno ricordato continuamente che al centro della vita ecclesiale c’è l’Eucaristia. La celebrano come mistero pasquale capace di influenzare positivamente non solo i singoli battezzati, ma anche la città terrena in cui i cristiani vivono e lavorano. Offrono strutture e spunti per processi di rinnovamento storici perché la salvezza sociale di cui l’Eucaristia è fonte si traduca in una cultura eucaristica capace di ispirare tutti coloro che, dalla grazia di Dio, sono chiamati a praticare il Vangelo nel campo della carità, della solidarietà, della pace, dell’ecologia, della famiglia, della comunità umana.

Il libro mostra come i Congressi, lungi dall’essere realtà puramente ecclesiali, si sono interfacciati con le società contemporanee attraverso lo stile di una presenza-incontro che ha generato tanti e diversi sviluppi ancora da esplorare. Si noti, inoltre, che i Congressi eucaristici, fino alla nascita della Giornate Mondiali della Gioventù volute da Giovanni Paolo II, sono stati le uniche occasione di incontro periodico della Chiesa universale, radunando milioni di persone che hanno offerto all’Eucaristia una dimensione sociale di grande spessore. Ieri come oggi i Congressi pongono al loro centro la celebrazione dell’Eucaristia e una ricca possibilità di riflessione su questo “mistero” centrale della vita cristiana. Il tutto per manifestare la vocazione missionaria della Chiesa che esce incontro al mondo «con il Pane spezzato tra le mani, le piaghe di Gesù negli occhi, e lo Spirito d’amore nel cuore» (papa Francesco).

Che valore ha l’Eucarestia nella Chiesa e nel mondo?

La comunità cristiana nasce dal Battesimo e si forma intorno alla mensa eucaristica così che c’è un influsso causale dell’Eucaristia alle origini stesse della Chiesa. Come la tradizione dei Padri e dei grandi teologi medievali e moderni ha sempre sostenuto, l’Eucaristia è il sacramento dell’unità della Chiesa perché tutti noi formiamo un solo corpo di cui il Signore è il capo. Essa ci riconduce continuamente all’ultima cena consumata da Gesù con i suoi amici, «grembo che contiene la Chiesa di ogni tempo» come diceva papa Benedetto XVI.

Questo è particolarmente significativo per i discepoli del Signore ma ha anche una ricaduta importante sulla nostra umanità. Perché, come sostengono da sempre i Congressi eucaristici internazionali e come le celebrazioni domenicali delle nostre parrocchie ci assicurano, il mistero pasquale di Cristo non influenza positivamente solo il cuore dei credenti ma anche la città terrena in cui si vive e si lavora. Ogni assemblea dei figli di Dio, infatti, dopo aver celebrato l’Eucaristia, dopo aver mangiato lo stesso Pane di vita e bevuto allo stesso calice, si scioglie piano piano disperdendosi come seme nei solchi della terra, tracciando percorsi nuovi che formano la trama segreta del Regno di Dio. I cristiani ritornano alle loro case, alle scuole, agli uffici, al commercio, ai luoghi del tempo libero per condividere e sanare, per sollevare e accogliere, per offrire una parola di pace e gesti di riconciliazione.

La salvezza di cui l’Eucaristia è fonte si traduce, così, in una cultura eucaristica capace di ispirare gli uomini e le donne di buona volontà nell’accostarsi ai poveri come al Signore, nel prediligere il bene comune, nel seminare la pace sociale, l’attenzione e la cura del creato, la generosità del dialogo ecumenico, la condivisione delle fragilità.

Quando e in che modo è stata introdotta l’Eucarestia nella storia della Chiesa?

Come ho già ricordato, fin dall’epoca neo-testamentaria, dagli inizi, la comunità cristiana ha trovato nell’Eucaristia la sua sorgente, la sua forma, il suo nutrimento per affrontare evangelicamente la storia. Dalle celebrazioni delle prime comunità di discepoli fino allo splendore delle grandi cattedrali e grazie all’arricchimento teologico dei Concili e di una schiera infinita di santi, l’Eucaristia è sempre stata considerata la sorgente e il culmine della vita della Chiesa, la sua forza più profonda e vitale.

E proprio in questo senso i Congressi eucaristici internazionali lavorano da sempre per richiamare continuamente l’attenzione su questo grande mistero da cui sgorga l’acqua viva dello Spirito che solo rinnova le comunità cristiane e il mondo intero. E credo che anche negli anni a venire, a partire dalla centralità ritrovata del banchetto della Nuova Alleanza, i nostri Congressi si impegneranno a generare processi storici di crescita per aiutare le comunità cristiane ad umanizzare il mondo partendo dall’Eucaristia.

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