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I cristiani di Betlemme e dellaTerra Santa emigrano in massa

 Come sostenere i cristiani di Betlemme?

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Redazione (14/03/2023 16:14, Gaudium Press) Un corrispondente di Gaudium Press, viaggiando in questi giorni per le suggestive strade di Betlemme,  ha avuto una interessante conversazione con Amal Awad, una colta guida cristiana, che ha riferito il suo punto di vista sulla situazione dei seguaci di Cristo nel luogo in cui  Egli è nato.

La guida parla a ragion veduta perché segue gruppi provenienti da tutto il mondo, in visita in questa piccola grande città.

Amal riferisce che la maggioranza dei cristiani di Betlemme sono cattolici. “La percentuale della popolazione cristiana a Betlemme è oggi del 15-20%. Stiamo parlando di 40.000 abitanti dei quali 7.000 cristiani, quindi significa il 15% più o meno”. “La percentuale dei cristiani in tutta la Palestina è meno dell’1%”, “lo 0,6%”.

Lamenta infatti che di fatto “c’è una massiccia emigrazione di cristiani dalla Terra Santa, soprattutto negli ultimi anni”, e” soprattutto di giovani”.

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Grotta della Natività a Betlemme

“C’è un pericolo molto, molto grande” che i cristiani scompaiano da Betlemme, dice. “Le campane stanno già suonando l’allarme rosso” anzi è già scattato, dice Amal. Crede infatti che in meno di dieci anni potrebbero non esserci più cristiani in questi luoghi.

Per molteplici ragioni, “politiche, religiose, tutto (…) A Betlemme, per esempio, come in Cisgiordania, non c’è molto lavoro. Chi può andare in Israele a lavorare, va, perché la paga in Israele è di gran lunga migliore. Ma non tutti possono uscire”.

Ma – continua- i turisti cristiani che si recano a Betlemme possono sostenere i cristiani locali, non solo visitando Betlemme, “ma anche incontrandosi, mangiando a Betlemme in ristoranti cristiani, facendo acquisti qui, dormendo qui, perché Betlemme dipende molto dal turismo”.

Altrettanto importante è il sostegno all’artigianato.

“Abbiamo molti artigiani che lavorano su due tipi di artigianato molto famosi: il legno d’ulivo e la conchiglia di madreperla. La madreperla viene lavorata a Betlemme da oltre 800 anni, esattamente da quando i francescani arrivarono qui: all’epoca gli abitanti di Betlemme non avevano ancora queste abilità manuali. Così i francescani iniziarono a portare le conchiglie e a insegnare ai cristiani come lavorarle. Come potete vedere, qui ci sono cose meravigliose fatte di madreperla o dalle conchiglie di madreperla”.

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Chiesa della Natività a Betlemme

“L’ulivo è originario di qui, è una delle principali fonti di reddito qui, di lavoro”. A Betlemme si lavora l’ulivo migliore, dal tronco, il legno migliore, e i pezzi realizzati dagli artigiani di “primissimo livello” sono unici, fatti a mano e disponibili solo a Betlemme. Ci sono anche pezzi meno costosi fatti industrialmente, che vengono distribuiti “in tutte le parti della Terra Santa”.

A Betlemme i lavoratori si riuniscono in cooperative, una sorta di corporazioni in stile medievale. Più che lavoratori, si aggregano famiglie, cooperative che possono essere composte sino a 40 famiglie, che si dividono il lavoro nella produzione, nell’ approvvigionamento, nella commercializzazione.

Ma molti continuano ad emigrare.

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