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La fondazione di Natuzza Evolo e la diocesi trovano un nuovo accordo grazie all’intervento di Papa Francesco

Arriva un nuovo documento finale del Vaticano che stabilisce un nuovo accordo tra la fondazione di Natuzza e la diocesi di Mileto.

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Rita Sberna (20.11.2020 13:20, Gaudium Press Finalmente ci ha pensato Papa Francesco a mettere ordine sulle mancate riforme statutarie della fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Natuzza Evolo, mistica di Paravati morta il 1° novembre 2009.

L’accordo che era stato raggiunto a fine mese di luglio davanti al cardinale e prefetto della Congregazione per il Clero Beniamino Stella prevedeva: la gestione esclusiva della chiesa della Villa della Gioia da parte della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, attraverso l’istituzione di una cappellania; l’inserimento in premessa del testamento spirituale della Serva di Dio Natuzza Evolo, ad oggi presente all’interno dello statuto; il passaggio da nove ad undici dei membri del direttivo, con la rinuncia da parte del vescovo Luigi Renzo di propri rappresentanti al suo interno.

Sembrava che ormai l’accordo fosse stato raggiunto e invece qualcuno ha volutamente scombinato le carte, perché sulla scrivania del prelato sarebbe arrivato un nuovo testo da sottoscrivere diverso da quello che era già stato concordato in precedenza, in cui alla gestione esclusiva della chiesa da parte della diocesi si aggiungeva che – riguardo alla nomina del rettore – si sarebbe dovuto attingere ad una terna di nomi data dai vertici della stessa Fondazione.

Per questo motivo il vescovo ha deciso di fare intervenire sulla questione direttamente Papa Francesco.

Il documento finale del Vaticano

Il documento finale inviato dal Vaticano prevede che la manutenzione della chiesa e la gestione economica rimarranno alla fondazione di Natuzza mentre quella pastorale e liturgica diventa di pertinenza esclusiva della diocesi attraverso una rettoria.

Il rettore per i primi due anni sarà nominato direttamente dal vescovo. Dopo l’intervento di papa Francesco, la sottoscrizione dell’accordo è ormai alle porte, per la gioia di molti fedeli legati ormai da anni al carisma di Natuzza Evolo.

Brevi cenni su Natuzza Evolo

Natuzza Evolo è stata una mistica italiana, è nata ed ha vissuto a Paravati, una frazione di Mileto in Calabria, era una bambina analfabeta perchè non ebbe la possibilità di studiare. Figlia di una famiglia numerosa, dovette accudire i fratelli fino a che, all’età di 14 anni per aiutare la famiglia andò a lavorare come domestica dall’avvocato Silvio Colloca, e da quel momento in poi cominciò ad essere protagonista di fenomeni paranormali come la visione di persone già defunte. Dopo tempo, Natuzza andò a vivere con la nonna materna e voleva farsi suora ma proprio a causa di quelle visioni le venne sconsigliato.

La madre la fece sposare con un uomo (fu un matrimonio combinato) il 14 agosto 1943, Natuzza prese marito e da quell’unione sono nati 5 figli.

Nel 1987 su ispirazione di Natuzza si costituì un’associazione che successivamente è diventata fondazione, con l’obiettivo di creare a Paravati un complesso che comprendesse un santuario mariano, strutture per l’assistenza medica e centri per giovani, anziani, disabili, tra cui, già realizzati, il centro anziani “Pasquale Colloca” e quello per i servizi alla persona “San Francesco di Paola[2]. Ispirati da Natuzza e dalla sua testimonianza di fede sorsero inoltre, dal 1994, alcuni “Cenacoli di preghiera”.

Finalmente ci ha pensato Papa Francesco a mettere ordine sulle mancate riforme statutarie della fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Natuzza Evolo, mistica di Paravati morta il 1° novembre 2009.

L’accordo che era stato raggiunto a fine mese di luglio davanti al cardinale e prefetto della Congregazione per il Clero Beniamino Stella prevedeva: la gestione esclusiva della chiesa della Villa della Gioia da parte della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, attraverso l’istituzione di una cappellania; l’inserimento in premessa del testamento spirituale della Serva di Dio Natuzza Evolo, ad oggi presente all’interno dello statuto; il passaggio da nove ad undici dei membri del direttivo, con la rinuncia da parte del vescovo Luigi Renzo di propri rappresentanti al suo interno.

Sembrava che ormai l’accordo fosse stato raggiunto e invece qualcuno ha volutamente scombinato le carte, perché sulla scrivania del prelato sarebbe arrivato un nuovo testo da sottoscrivere diverso da quello che era già stato concordato in precedenza, in cui alla gestione esclusiva della chiesa da parte della diocesi si aggiungeva che – riguardo alla nomina del rettore – si sarebbe dovuto attingere ad una terna di nomi data dai vertici della stessa Fondazione.

Per questo motivo il vescovo ha deciso di fare intervenire sulla questione direttamente Papa Francesco.

Il documento finale del Vaticano

Il documento finale inviato dal Vaticano prevede che la manutenzione della chiesa e la gestione economica rimarranno alla fondazione di Natuzza mentre quella pastorale e liturgica diventa di pertinenza esclusiva della diocesi attraverso una rettoria.

Il rettore per i primi due anni sarà nominato direttamente dal vescovo. Dopo l’intervento di papa Francesco, la sottoscrizione dell’accordo è ormai alle porte, per la gioia di molti fedeli legati ormai da anni al carisma di Natuzza Evolo.

Brevi cenni su Natuzza Evolo

Natuzza Evolo è stata una mistica italiana, è nata ed ha vissuto a Paravati, una frazione di Mileto in Calabria, era una bambina analfabeta perchè non ebbe la possibilità di studiare. Figlia di una famiglia numerosa, dovette accudire i fratelli fino a che, all’età di 14 anni per aiutare la famiglia andò a lavorare come domestica dall’avvocato Silvio Colloca, e da quel momento in poi cominciò ad essere protagonista di fenomeni paranormali come la visione di persone già defunte. Dopo tempo, Natuzza andò a vivere con la nonna materna e voleva farsi suora ma proprio a causa di quelle visioni le venne sconsigliato.

La madre la fece sposare con un uomo (fu un matrimonio combinato) il 14 agosto 1943, Natuzza prese marito e da quell’unione sono nati 5 figli.

Nel 1987 su ispirazione di Natuzza si costituì un’associazione che successivamente è diventata fondazione, con l’obiettivo di creare a Paravati un complesso che comprendesse un santuario mariano, strutture per l’assistenza medica e centri per giovani, anziani, disabili, tra cui, già realizzati, il centro anziani “Pasquale Colloca” e quello per i servizi alla persona “San Francesco di Paola[2]. Ispirati da Natuzza e dalla sua testimonianza di fede sorsero inoltre, dal 1994, alcuni “Cenacoli di preghiera”.

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