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La novantaquattrenne dona un milione di euro alle sue due parrocchie

Alessandra Rosalia Micheli, vedova senza figli, morta nel 2018 dona la sua eredità alle parrocchie.

18. art foto

Rita Sberna (18.10.2020 13:10, Gaudium Press) Alessandra, la novantaquattrenne scomparsa nel 2018, vedova senza figli, ha lasciato tutta l’eredità alle sue due parrocchie, esattamente la cifra di un milione e 50 mila euro.

Il Corriere della Sera, del 21 settembre (edizione Milano) riporta la sua storia: Quando il notaio ha letto il testamento gli ho chiesto se, per cortesia, poteva ripetere la cifra. Erano proprio 300 mila euro…». E davanti al notaio, a don Domenico Amidani, parroco di Orzinuovi (Brescia), è quasi mancato il fiato, mentre a don Giambattista Piacentini, lui parroco di Castelleone (Cremona), il lascito di 450 mila euro ha fatto tirare «un bel sospiro di sollievo», insieme agli altri 300 mila euro donati alla casa di riposo Brunenghi, di cui è consigliere.

E nella quale Alessandra Rosalia Micheli, vedova, senza figli, scomparsa nel novembre del 2018 all’età di 94 anni, ha trascorso gli ultimi anni di una vita dedicata al marito, al prossimo e a una fede profonda.

Non si è mai dimenticata di Orzinuovi, il paese in cui è nata e cresciuta prima di sposare Paolo Stringhini Ciboldi, con il quale si è poi trasferita a Castelleone, in provincia di Cremona. E così, prima di morire, nel suo testamento, Alessandra Micheli ha lasciato l’eredità milionaria alle due comunità.

Anche se la donna è morta due anni fa, le pratiche testamentarie e l’effettivo trasferimento dei lasciti ai soggetti indicati dalla donna scomparsa, si sono conclusi recentemente.

La storia di Alessandra, la ricca ereditiera

La donna era nata nel 1924, ottava dopo sette sorelle, a Genivolta (Cr). Poco dopo la famiglia si trasferisce in un paese bresciano, nella Cascina Sospiri, lì, il papà morì improvvisamente quando Alessandra aveva 17 anni.

Nel 1942 si iscrisse all’Università Cà Foscari di Venezia, ma dovette abbandonare gli studi a causa del bombardamento del ponte tra Mestre e Venezia perché vi furono delle conseguenze nel collegamento.

Si trasferì da due sorelle sposate a Castelleone, lì conobbe colui che poi divenne suo marito, Paolo Stringhini Ciboldi. Quando Paolo morì nel 1982, Alessandra continuò a gestire l’azienda agricola del marito e a dedicarsi a opere solidali e prendendosi cura dell’unico fratello maschio.

La donna lo prese a vivere con sé (visto che era celibe) poi nel 2017 entrarono entrambi nella casa di riposo di Castelleone, dove morirono l’anno successivo, a distanza di poco tempo l’uno dall’altro.

Le donazioni a Orzinuovi e a Castelleone

A Orzinuovi – «Dei 300 mila euro ricevuti la curia ha prelevato il 15%, pari a 45 mila euro, e 48.500 euro sono stati spesi per l’illuminazione della parrocchiale, della sacrestia e del Carnerio – calcola il parroco don Domenico Amidani – Della cospicua donazione restano così disponibili circa 196.500 euro che pensiamo di impegnare per il futuro restauro dell’oratorio».

A Castelleone «il denaro è arrivato a dicembre del 2019. Un bell’aiuto: 200 mila euro alla parrocchia, 50 mila all’istituto paritario Canossa, 50 mila destinati ai nostri missionari impegnati nelle terre più povere del pianeta, 150 mila a favore del santuario della Madonna della Misericordia» afferma il parroco don Giambattista.

 

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