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La presentazione del libro “Un’altra strada” al meeting di Rimini

Il meeting di Rimini è stato un successo tra i vari libri presentati vi era “Un’altra strada” scritto dalla blogger Sara Alessandrini.

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Rita Sberna (09.09.2022 09:26, Gaudium Press) E’ stato presentato al meeting di Rimini il libro “Un’altra strada” edizione il Timone della blogger Sara Alessandrini che partecipava per la prima volta.

Tra i vari ospiti don Luigi Maria Epicoco che ha ricordato la figura di don Giussani.

Abbiamo intervistato Sara Alessadrini per farci raccontare questa sua esperienza.

Com’è stata l’esperienza del meeting di Rimini?

Ho partecipato alla 43a edizione del Meeting di Rimini per la prima volta. Non mi aspettavo di vivere un’esperienza così forte di fede e condivisione. Sono andata a Rimini per la presentazione del mio libro: “Un’altra strada. Itinerari mariani in Italia”. Non sono riuscita ad ascoltare gli interventi dei “big” ma posso dire che ho scoperto tante storie, ho ascoltato testimonianze e ho conosciuto persone che vivono di una fede vera. Il Meeting non è un’esperienza che si può raccontare bisogna viverla per capirla.

 

Il meeting di Rimini ha celebrato la figura di don Giussani. Puoi condividere brevemente dicendoci chi era?

Ho scoperto don Giussani grazie a un mio caro amico. Non pretendo di descrivere la figura di don Giussani in poche righe perchè sarebbe troppo riduttivo ma, per comprendere davvero chi era, vi invito a leggere i libri: “Il senso religioso. Volume primo PerCorso” e “All’origine della pretesa cristiana. Volume secondo PerCorso”. Questi libri sono diventati dei long seller tradotti in 23 lingue e presentati ovunque. Una cosa che mi ha profondamente colpito, della sua storia, è che don Giussani ha anticipato i tempi. Malgrado visse negli anni in cui il cattolicesimo versava in una condizione apparente di “buona salute”, le chiese erano piene, ha avvertito l’avvicinarsi della crisi. L’imminente divorzio tra fede e vita, il propagarsi del politically correct a scapito della verità e una profonda “ignoranza”, da parte dei giovani, della Chiesa che si traduceva in un allontanamento da Dio. Così chiese ai suoi superiori il permesso per insegnare religione in un liceo statale. A partire dal 1954 insegnò al Liceo classico Berchet di Milano. Dalla sua esperienza con i giovani, nella scuola, gettò le basi per il movimento “Comunione e Liberazione”.

 

Hai presentato il libro “Un’altra strada”. Ci puoi dire di cosa parla?

Devo ammettere che ero molto emozionata, è stata la mia prima presentazione e non mi aspettavo una grande adesione. Ti confesso che, mentre i volontari sistemavano le sedie, pensavo: “ma per chi sono tutte queste sedie? Sono troppe!”

Invece, contro ogni aspettativa, è andata benissimo, le sedie si sono riempite, molte persone sono rimaste in piedi. In queste occasioni penso sempre alle parole di un mio caro amico sacerdote: “massima confidenza in Dio”. Ha ragione, ma quanto si fatica a lasciare andare le cose che riteniamo importanti!

Il libro è un racconto nel racconto. Da una parte parlo di dodici santuari mariani, in Italia, in cui è apparsa la Vergine Maria e dall’altra descrivo il mio viaggio, tutte le avventure che ho vissuto, le persone che mi hanno accompagnato, le sensazioni che ho provato in ogni luogo che ho visitato.

Inoltre, si può considerare una vera e propria guida di viaggio in cui offro consigli su come raggiungere i santuari, dove mangiare, dove dormire e cosa vedere nei dintorni.

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