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Le possessioni esistono e il diavolo teme Medjugorje. La dichiarazione di un’esorcista

Il cappuccino Giovanni Maria Leonardi, attivista del Rinnovamento dello Spirito ha avuto a che fare con il demonio diverse volte.

San Giacomo

Rita Sberna (08.09.2020 10:00, Gaudium Press) Giovanni Maria Leonardi è un frate cappuccino delle Marche, ha 82 anni. E’ nato a Pesaro ed è entrato nel noviziato dei Cappuccini a Camerino, quando aveva soli 15 anni. Per diversi anni è stato Responsabile dei gruppi del Rinnovamento nello Spirito.

Padre Leonardi però, è conosciuto per essere stato un noto esorcista.

Don Marcello Stanzione, in uno dei suoi libri (edizioni Segno) “Come si fa la preghiera di liberazione” lo ha intervistato.

Ecco ciò che racconta il sacerdote: «Il mio ministero come esorcista è stato piuttosto particolare. Poiché ero, in quegli anni, responsabile dei gruppi del Rinnovamento nello Spirito delle Marche e mi capitavano dei casi… speciali, più volte mi presentai personalmente ad alcuni vescovi della regione esprimendomi più o meno così: “Voi siete in possesso delle armi per combattere il nemico. Ve le chiedo. Desidero essere… armato e difeso”».

I Vescovi e il ministero da esorcista

Continua il sacerdote- “I vescovi più attenti al ministero dell’esorcistato, normalmente mi concedevano questo incarico. Io tuttavia non facevo conoscere ad alcuno la cosa. Al momento giusto però potevo agire con quell’autorità che mi era stata data dai Pastori della Chiesa. In quel periodo partecipai a vari incontri di esorcisti, sia a livello nazionale che internazionale. Erano i primi convegni organizzati da alcuni esorcisti. Si era negli anni Ottanta e Novanta, prima quindi del Grande Giubileo del Duemila. Si doveva ancora scegliere un responsabile esorcista a livello internazionale che ci rappresentasse cioè ufficialmente davanti a tutta la Chiesa”.

Nel corso degli anni, Padre Giovanni è stato a contatto con diversi esorcisti come Padre Amorth, padre Matteo La Grua ecc .. da loro ha imparato e appreso tanto, compreso ciò che i fedeli devono sapere sulla preghiera di liberazione.

Un episodio di possessione

In uno degli incontri di Rinnovamento nello Spirito, organizzati da don Dino Foglio per i giovani, il prete marchigiano al raduno di Brescia, esercitò il suo ministero da esorcista.

Il sacerdote racconta: «Ricordo bene quella ragazza (non ho dimenticato fino ad oggi il suo nome) che cadeva di schianto sul pavimento in mezzo all’assemblea. Sembrava che, per la violenza della caduta, le si spaccasse la testa. Invece nulla! Un uomo che, indebitamente, si era aggiunto al nostro piccolo gruppo per la preghiera di liberazione, si sentì all’improvviso invaso dal demonio: lo spirito del male era passato da lei a lui. Terrorizzato, quell’uomo si mise a gridare dallo spavento. Umiliato nella sua presunzione, fu poi ben presto liberato dalla misericordiosa mano di Dio».

Medjugorje fa paura al demonio

E su Medjugorje, padre Leonardi dice: «Dio difende i suoi ministri. Una volta, comunque, pur sapendo che quell’uomo era… pericoloso, gli feci buona accoglienza, poiché desiderava far segnare una santa messa. Lo introdussi in sagrestia. In quel mentre provai il desiderio di provocarlo: pronunciai solo il nome di Medjugorje. Digrignò a lungo i denti! Poi, quando fummo di nuovo presso l’altare dove c’è il tabernacolo, lo volli salutare tracciando con semplicità su di lui il segno della croce. Appena alzai la mano, lo spirito del male si scatenò».

«Grazie a Dio», rammenta l’esorcista, «tra me e quell’uomo posseduto si venne a creare come una barriera. Con violenza quel posseduto dal demonio, cercava di raggiungermi, ma non poteva. Ebbi la sensazione che graffiasse una lastra di vetro infrangibile. Poi, sfinito, si accasciò a terra».

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