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Mons. Adriano Cevolotto è stato nominato dal Papa, Vescovo di Piacenza

Monsignor Gianni Ambrosio dopo 13 anni lascia l’incarico a mons Cevolotto

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Rita Sberna (20.07.2020 15:34, Gaudium Press) Il nuovo vescovo di Piacenza è mons Cevolotto, attuale vicario generale della diocesi di Treviso. Cevolotto prende il posto di mons. Gianni Ambrosio che lascia l’incarico dopo 13 anni, in vista della sua raggiunta età.

Breve biografia

Monsignor Adriano Cevolotto è nato a Roncade (Treviso) il 24 aprile 1958. Nel 1984 è stato vicario parrocchiale di Santa Maria della Pieve (Castelfranco Veneto). Dal 1986 è stato educatore nella comunità giovanile del seminario vescovile di Treviso e dal 1989 segretario del vescovo Paolo Magnani. Nel novembre 2000, diventa rettore del seminario vescovile di Treviso e lo resta fino al 2005 quando viene nominato parroco di Santa Maria della Pieve e successivamente anche della parrocchia di San Liberale.

E’ stato membro del consiglio del vescovo, ha insegnato teologia Sacramentaria per alcuni anni allo studio Teologico del Seminario Vescovile di Treviso.

La lettera di mons. Cevolotto

Mons. Cevolotto ha scritto una lettera ai fedeli che è stata pubblicata sul sito della diocesi: «Vi raggiunga il mio cordiale e trepidante saluto nel momento dell’annuncio della mia nomina a Vescovo di Piacenza-Bobbio, quello che sta accadendo è motivo di sorpresa, di curiosità e di attesa. Per quanto mi riguarda mi sto comprendendo dentro alla logica della chiamata. Oggi il Risorto si affaccia alla mia esistenza di prete con una nuova vocazione: una chiamata a seguirlo che prevede un lasciare ed insieme è accompagnata da una promessa. La promessa di un centuplo. Ma questo centuplo c’è già! Siete voi. La promessa la vivremo insieme. La promessa del Signore è una Chiesa con una lunga storia sulla quale desideriamo costruire il futuro in una memoria grata (Evangelium Gaudium13). Stiamo uscendo da un tempo di prova che ci sta trasformando. Che ha messo in discussione ulteriori certezze oltre a quelle smarrite in questo tempo di radicali e repentine trasformazioni. Ed è proprio in questo tempo singolare che il Signore mi ha chiamato ad esservi pastore, imparando da capo con voi ad essere discepolo, con in cuore la certezza che Egli non farà mancare ciò di cui c’è bisogno: la gioia (del Vangelo), la fiducia e la speranza per saper osare.Per questo Egli ci ha affidati gli uni agli altri. Giungo tra voi», ha aggiunto, «e trovo una comunità cristiana e presbiterale segnata dal lutto. Ma allo stesso tempo segnata e rafforzata dalla testimonianza di carità e di dedizione di tante persone. Il mio saluto va innanzitutto a chi è stato attraversato nella propria carne e nei propri affetti dalla sofferenza e dal dolore. Il saluto pieno di sincera gratitudine al Vescovo Gianni che mi ha preceduto e dal quale raccoglierò la passione per Gesù e il suo Vangelo e il testimone della fedeltà apostolica».

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