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Nicaragua: richiesta la liberazione del vescovo Alvarez dalla Corte interamericana dei diritti umani

La Corte interamericana dei diritti umani (CIDH) esige la liberazione del vescovo Rolando Álvarez di Matagalpa, condannato a 26 anni di carcere dal regime sandinista

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Redazione (29/06/2023 22:44, Gaudium Press) Il 28 giugno, la Corte interamericana dei diritti umani (CIDH) ha chiesto l’immediato rilascio dell’arcivescovo Rolando Álvarez, condannato a 26 anni di carcere per “danno alla sicurezza e all’integrità nazionale” dal governo del presidente nicaraguense Daniel Ortega.

Richiesta di liberazione e garanzia di integrità fisica

Con sede a San José, capitale del Costa Rica, la CIDH ha inoltre richiesto tutte le misure necessarie per proteggere la vita, la salute e l’integrità fisica del vescovo.

La Corte chiede che il vescovo Álvarez Rolando riceva “un trattamento dignitoso attraverso l’accesso immediato a cure mediche, medicinali e cibo adeguato, oltre che l’accesso ai suoi cari e ai suoi avvocati”.

Il tribunale ha fissato al 7 luglio il termine ultimo per il rilascio del prelato, atto che dovrà essere comunicato ufficialmente alla Corte.

Il vescovo Rolando Álvarez era stato condannato a 26 anni di carcere dopo aver rifiutato l’esilio negli Stati Uniti, nel febbraio 2023.

Nicaragua Bispo e sequestrado pela ditadura de Daniel Ortega

Deteriorate le relazioni diplomatiche tra il Vaticano e Managua

La detenzione dell’arcivescovo Rolando Álvarez è l’ennesimo capitolo di una lunga lista di atti di persecuzione contro la Chiesa cattolica da parte del governo nicaraguense. Ortega considera la Chiesa cattolica un nemico del governo e la perseguita senza sosta, espellendo i leader cattolici, chiudendo gli Istituti e impedendo la libertà di culto.

Nel 2022, Ortega aveva espulso il nunzio apostolico dal Nicaragua, aumentando le tensioni con il Vaticano. Mentre il 17 marzo 2023, Marcel Diouf, l’ultimo rappresentante della Santa Sede in Nicaragua, ha lasciato il Paese.

Le relazioni diplomatiche tra il Vaticano e Managua, già molto tese a causa della persecuzione di Ortega, sono peggiorate ulteriormente quando Papa Francesco definì il governo nicaraguense una “volgare dittatura”. (FM)

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