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Riconosciute le virtù eroiche di don Tonino Bello

Il vescovo di Molfetta insieme ad altri cinque servi di Dio verranno proclamati santi. Il Papa ha autorizzato i decreti sulle virtù eroiche di don Tonino.

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Rita Sberna (30.11.2021 08:41, Gaudium Press) Don Tonino era una persona umile talmente umile che non amava i titoli onorifici, ecco perché da Antonio è diventato semplicemente Tonino. La promulgazione del decreto sulle sue virtù eroiche gli fa guadagnare il titolo di “venerabile”, lui che è stato al servizio degli ultimi e dei poveri.

Come amava definirsi lui, un cristiano “Contemplattivo” con due t, ovvero colui che “parte dalla contemplazione e poi lascia sfociare il suo dinamismo, il suo impegno nell’azione”, colui che non separa mai preghiera e azione; la storia di una figura fortemente impegnata per la pace e la riconciliazione nel mondo.

Don Tonino e il suo impegno per la pace

E’ nato il 18 marzo 1935 ad Alessano ed è morto a causa di un tumore allo stomaco il 20 aprile 1993, a Molfetta, la stessa diocesi che aveva guidato come vescovo dal 1982.

Don Tonino è stato anche presidente nazionale di “Pax Christi”: nominato nel 1985, si è impegnato fortemente per l’obiezione fiscale contro le spese militari e contro il piano di militarizzazione della Puglia, nonché per la pace durante la prima “Guerra del Golfo” e il conflitto nella ex-Jugoslavia.

Nel dicembre 1992 è indimenticabile il suo pellegrinaggio a Sarajevo, in un momento in cui la città era devastata a causa della Guerra nei Balcani, ma don Tonino non si fece intimorire dalle bombe e cercò di mettere in atto un’altra “Onu” per dimostrare che vivere nella concordia è possibile.

Don Tonino Bello è stato testimone di un “Vangelo scomodo”.

Con queste parole, lo ricordava Papa Francesco nel 2018:

Don Tonino rivelava “il desiderio di una Chiesa per il mondo: non mondana, ma per il mondo, al servizio del mondo. Una Chiesa monda di autoreferenzialità ed estroversa, protesa, non avviluppata dentro di sé, non in attesa di ricevere, ma di prestare pronto soccorso; mai assopita nelle nostalgie del passato, ma accesa d’amore per l’oggi, sull’esempio di Dio”.

Preghiera al Servo di Dio Mons. Antonio Bello

Signore Gesù Cristo,
che hai dato alla Chiesa come Vescovo
il Servo di Dio Antonio Bello,
intrepido annunciatore del Vangelo,
pastore ricco di sollecitudine apostolica,
amico dei poveri
costruttore di pace,
ascolta le nostre preghiere:
fa’ che abbiamo sempre viva memoria
di una guida così luminosa;
aiutaci a raccogliere con generosità
l’eredità di una vita vissuta nell’amore,
nella semplicità, nell’autenticità
e nell’amabilità;
sostienici nel custodire il tesoro della
sue spinte ideali, aperte alla speranza.

Donaci la gioia di vederlo
tra coloro che la Chiesa addita
come testimoni esemplari
da imitare e venerare.
Il suo benefico influsso
avvertito come presenza viva e operante
continui a sostenere il cammino della nostra Chiesa
e di quanti si rivolgono a lui
fiduciosi nelle sua intercessione.

A Te, Signore della vita,
la lode e l’onore nei secoli.

 

 

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