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San Giovanni Damasceno, il San Tommaso d’Oriente

Produsse una meravigliosa sintesi della dottrina patristica.

 

san juan damasceno

Redazione (20/03/2023 13:50, Gaudium Press) Damasco: già il nome evoca le nebbie e gli splendori dei tempi antichi. Si potrebbe quasi dire che la storia dell’umanità sia legata a questo nome. È la città più antica che sia stata abitata ininterrottamente.

Questo luogo, quasi leggendario, ha dato i natali a uno dei santi che la Chiesa celebra oggi, San Giovanni Damasceno.

Al tempo di Nostro Signore, Damasco faceva parte della Decapoli,  dieci città alla frontiera orientale dell’Impero Romano raggruppate in un’unica entità amministrativa. La maggior parte di esse si trovano oggi in Giordania.

Poco dopo la venuta di Gesù, vi era già un buon numero di cristiani,  purtroppo oggetto di  persecuzioni e lì San Paolo  svolse un fecondo apostolato.

San Giovanni era nato da una famiglia aristocratica, di origine araba ma di religione cristiana.

Aveva 30 anni quando entrò nel monastero di San Saba, vicino Gerusalemme.

Poco tempo dopo fu ordinato sacerdote e il Patriarca di Gerusalemme lo scelse per predicare presso la tomba di Gesù e in altri templi. Tale era la sua oratoria che fu soprannominato Chrysorrohas (fiume d’oro), il nome dato alle acque che provenivano dall’Anti-Libano, che creavano  un’oasi di acqua sempre fresca nei dintorni di Damasco.

Era un solido pilastro dell’ortodossia

Qual è il merito della dottrina di Damasceno, dottore della Chiesa? Egli seppe fondere e sintetizzare la dottrina dei Padri della Chiesa in un insieme di grande bellezza.

La sua influenza arrivò fino a San Tommaso e agli Scolastici, acquisendo, ancor più se possibile, un carattere universale.

Nei suoi scritti – che costituiscono una vasta produzione intellettuale – troviamo la confutazione di molte delle eresie ricorrenti in quell’epoca, in particolare quelle propagate dagli iconoclasti, il movimento precursore di alcune sette protestanti, che manifestavano il loro odio per il culto delle immagini sacre. Ma lottò anche in particolare contro il monofisismo, una dottrina errata che negava la natura umana di Nostro Signore Gesù Cristo, e anche contro il nestorianesimo, che, all’opposto, negava la sua natura divina. È chiaro che San Giovanni Damasceno fu la colonna su cui Dio volle sostenere la buona dottrina della sua Chiesa.

San Giovanni Damasceno morì il 4 dicembre 749, all’età di 74 anni. Fu dichiarato Dottore della Chiesa da Leone XIII.

Omelie alla Vergine

Le sue omelie sulla Vergine sono tra i suoi gioielli più belli. Queste omelie hanno anche un carattere apologetico, perché mostrano come la devozione alla Madonna e le verità che la Chiesa insegna oggi su di Lei ,affondino le loro radici negli inizi del cristianesimo.

Nelle sue omelie troviamo i germi di vari dogmi mariani dichiarati successivamente. Canta la sua perpetua verginità, la sua divina maternità, ed è un annunciatore del dogma dell’Assunzione, quando dice: “Era giusto che Colei che nel parto mantenne intatta la sua verginità, conservasse il suo corpo incorrotto dopo la morte. Era giusto che Colei che aveva portato nel suo grembo il Creatore incarnato, abitasse tra i tabernacoli divini (…) Era giusto che la Madre di Dio possedesse ciò che apparteneva al Figlio e che fosse venerata da tutte le creature come Madre e Serva di Dio stesso”.

 

Con informazioni tratte da un articolo di padre Juan Carlos Casté, EP, in Arautos.org

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