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San Giovanni della Croce secondo Santa Teresa di Gesù

San Giovanni della Croce, insigne contemplativo, confessore e Dottore della Chiesa, la cui festa si celebra il 14 dicembre, intraprese la riforma dell’Ordine del Carmelo con Santa Teresa di Gesù. 

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Redazione (14/12/2023 16:50, Gaudium Press) Nacque nella provincia di Ávila, in Spagna, e la sua prima formazione avvenne a Medina del Campo, dove studiò con i sacerdoti gesuiti. Desiderava però diventare carmelitano ed entrò nell’Ordine all’età di 21 anni, ricevendo la sua formazione teologica a Salamanca. Nel 1567 fu ordinato sacerdote e celebrò la sua prima Messa.

Chiamato a una vita contemplativa austera e sublime, il giovane religioso rimase presto deluso dal lassismo monastico dei conventi carmelitani.

Quando intese rivolgersi all’Ordine certosino, dove poter coltivare i suoi desideri per l’anima, incontrò Santa Teresa e accettò la sua sfida di promuovere la riforma del Carmelo.

Come spesso accade, lo zelo con cui si adoperò per l’osservanza religiosa, gli valse maltrattamenti e calunnie, tanto che fu persino imprigionato a Toledo.

Durante questo periodo di dura prova, si accese in lui la fiamma della sua poesia mistica. A quel periodo risalgono i famosi scritti “Salita al Monte Carmelo”, “Notte oscura dell’anima”, “Cantico spirituale”, “Fiamma viva dell’amore”, ecc.

Per più di vent’anni si dedicò a un’esistenza permeata di ascetismo e di feconda contemplazione. Morì all’età di 49 anni, il 14 dicembre 1591.

Descrizione di Giovanni della Croce

Santa Teresa lo considerava “una delle anime più pure che Dio abbia nella sua Chiesa”, e un altro suo contemporaneo lo descriveva così: “Un uomo di media statura, con una buona fisionomia, un viso serio e venerabile. I suoi modi erano molto piacevoli e la sua conversazione molto proficua per coloro che lo ascoltavano. Era uno che amava la solitudine e parlava poco. Quando rimproverava come superiore, cosa che faceva spesso, agiva con dolce severità, esortando con amore paterno”.

Lettera di Santa Teresa di Gesù a Madre Anna di Gesù

“Mi diverte, figlia mia, vedere come ti lamenti senza motivo, perché hai lì la presenza di mio Padre, fra’ Juan de la Cruz, che è un uomo celestiale e divino; perché ti dico, figlia mia, che da quando se n’è andato, non ho trovato in tutta la Castiglia un altro come lui, con tanto fervore per la via del Cielo. Non puoi immaginare quanto mi manchi. Guarda, che grande tesoro hai in questo santo. Lascia che tutte le persone di questa casa parlino e comunichino con lui delle loro anime, e vedranno quanto  beneficio ne trarranno, e come si troveranno molto avanti in tutto ciò che è spirito e perfezione, perché Nostro Signore gli ha dato una grazia particolare per questo.

Stai certa che mi piacerebbe avere qui mio padre, fra’ Giovanni della Croce, che è veramente il padre della mia anima e uno di quelli che mi potrebbe fare più bene con la sua opera di comunicazione. Fate così, figlie mie, con piena fiducia, perché vi assicuro che potete averlo come l’ho avuto io, e questo vi darà grande soddisfazione, perché è molto spirituale e di grande esperienza e di lettere. A noi che ci eravamo abituati al suo insegnamento manca molto da queste parti. Grazie a Dio per averlo avuto così vicino. Gli scriverò per chiedergli di aiutarvi, e so della sua grande carità  e che lo farà in qualunque bisogno”.

 

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